«Ecco l’agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo» (Gv 1,29). L’agnello è l’animale simbolo privilegiato presso tutti i popoli del mediterraneo. La nascita di un agnello richiama la bellezza, la purezza e la fragilità della vita, soprattutto per quei popoli di pastori che come Israele vivevano al ritmo delle loro greggi e che vedevano in questo animale un bene prezioso e familiare.

L’agnello, simbolo di Cristo,

Per la sua innocenza, semplicità e pazienza l’agnello è divenuto immagine dell’uomo pio. Simbolo di rinnovamento, nei riti antichi, si prestava particolarmente come animale sacrificale. Nella Bibbia l’agnello è entrato nella simbologia del rapporto con Dio, per la docilità e la debolezza che lo fanno dipendere esistenzialmente dal pastore: «Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul seno e conduce pian piano le pecore madri» (Is 40,11). Nei profeti è anche simbolo della perfetta obbedienza alla Parola di Dio, al suo volere, della fiducia in colui che può liberare dalla schiavitù, dalla morte, dalla distruzione (cf Ger 11,19). In Israele l’agnello è importante per il culto: ogni giorno veniva offerto sull’altare in sacrificio al mattino e al tramonto (cf Es 29,38s). Gli agnelli vengono offerti come olocausti o vittime, per la purificazione del popolo o di singole persone, o per l’espiazione (cf Lv 9,3; Nm 15,5). Con l’offerta di un agnello il credente dona a Dio ciò che ha di più prezioso e di più puro, simbolicamente, offre a Dio se stesso. In questo modo nel sacrificio l’agnello si sostituisce all’uomo, come appare evidente nell’episodio di Abramo, in cui Dio stesso provvede la vittima per il sacrificio che «rende» la vita a Isacco (cf Gen 22,7-8). Episodio culmine del sacrifico dell’agnello, nell’Antico Testamento, è la Pasqua ebraica. In tale contesto si specifica che l’agnello dev’essere senza difetti, nato nell’anno (cf Es 12,1-4) e si chiarisce la funzione salvifica, sostitutiva ancora una volta del sacrificio umano; il sangue dell’agnello sull’architrave delle case ebraiche sarà salvezza per coloro che le abitano (cf Es 12,22-23). Per questo spessore pasquale, l’agnello assume nella dimensione spirituale una forte valenza religiosa.

Anche Al Bacio  potete trovar  il tipico dolce locale la cui ricetta si tramanda da secoli. E’ composto da pasta reale realizzata con mandorla tritata farcita nella parte centrale con pistacchio. Il tutto è reso dolce da una quantità  di zucchero adeguata. Intorno all’agnello pasquale, oltre ad una tipologia sacra, si concentrano i motivi di una vera e propria arte popolare fatta di colori vivaci che colpiscono gradualmente l’occhio prima del palato.

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Pasqua Per i TIFOSI!!!!!!!!!!!